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Autore cuore selvaggio
tony87


Reg.: 08 Ago 2004
Messaggi: 210
Da: lecce (LE)
Inviato: 20-06-2005 09:06  
che ne pensate si questo film?
a me non è piaciuto molto,è uno dei film minori di lynch.
belle le similitudini con il mago di oz e l'atmosfera fiabesca,ma in generale mi ha lasciato deluso.

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trelkowski

Reg.: 09 Mar 2006
Messaggi: 107
Da: palermo (PA)
Inviato: 07-04-2006 17:19  
MA ESISTE IN COMMERCIO? LO CERCO DA MESI INTROVABILE
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Dick Laurant è morto

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donnie84

Reg.: 27 Ago 2004
Messaggi: 781
Da: Marsala (TP)
Inviato: 07-04-2006 17:37  
quote:
In data 2006-04-07 17:19, trelkowski scrive:
MA ESISTE IN COMMERCIO? LO CERCO DA MESI INTROVABILE




certo che si trova... ho una bellissima edizione italiana. cmq un consiglio trelko: perchè non argomenti qualcuno dei voti che hai dato? magari ne ese qualcosa di costruttivo. ho visto che ti piace lynch. perchè non scrivi due righe su strade perdute, eraserhead ecc?

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trelkowski

Reg.: 09 Mar 2006
Messaggi: 107
Da: palermo (PA)
Inviato: 08-04-2006 17:51  
non ero molto in vena di scrivere per questo ho solo dato i voti.. prossimamente scriverò qualcosa
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Dick Laurant è morto

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 22-05-2006 11:55  
CUORE SELVAGGIO di David Lynch (Wild at heart and Weird on the top)

E’ il 1990, David Lynch viene dallo strepitoso successo della prima serie di Twin Peaks e, affascinato dal libro Wild at Heart di Barry Gifford scrive rapidamente la sceneggiatura del suo nuovo film supportato da un adeguato impegno produttivo.
Entriamo nel favoloso mondo di Oz-Lynch con due interpreti che combaciano perfettamente nei loro ruoli: Laura Dern-Lula (che qui è l’immagine diametralmente opposta della biondina ingenua di Blue Velvet) e Nick Cage-Sailor (novello James Dean-Elvis Presley con giubbotto di pelle di serpente).
La storia d’amore tra i due protagonisti si sviluppa in un contesto di violenza, orrore, depravazione, stranezze, bizzarrie, surrealismi, elementi da favola, streghe e fate che finiscono per contaminare il mondo dei due piccioncini. Già la scena iniziale mostra una reazione di una violenza iperbolica scatenata da una provocazione (questo legame non s’ha da fare). Nick paga il fio delle sue colpe e appena esce di prigione (libertà vigilata) insegue on the road (New Orleans-Big Tuna) il suo sogno d’amore con la bella Lula. Ma la navigazione del marinaio è costellata da incidenti e intoppi e i due si rendono conto abbastanza presto che il rischio è la “road to perdition”. Non sorprende che i due si difendano dal mondo esterno con una bulimia sessuale costruita sulla fisicità dei loro incontri e alimentata da racconti eccitanti delle proprie esperienze erotiche passate. “Mi commuovi nel profondo” dice Lula a Sailor e in realtà la sua emozione la vediamo trasudare e urlare di piacere. Lynch inserisce da maestro i soliti elementi destabilizzanti: la strega cattiva dell’Ovest e la fata buona (importati direttamente dal Mago di Oz), lo psicopatico Crispin Glover che si infila scarafaggi nell’ano (Freud sempre Freud), un pappone Mr Reindeer attorniato da bellocce pronte a soddisfarlo, Jack Nance che cita il cane del mago di Oz, Juana la bionda zoppa torturatrice (protagonista di una delle scene più torride e insostenibili del film che venne poi tagliata prima di passare alla grande distribuzione quando a una proiezione test, due terzi del pubblico abbandonò la sala protestando. Questa scena faceva coincidere l’orgasmo di Juana con l’esecuzione del povero Harry Dean Stanton), Perdita Durango-Isabella Rossellini quasi irriconoscibile, mignottoni e mangiatori di fuoco, sigarette fumate all’infinito e fuoco che cammina (con noi) e divampa nel subconscio dei protagonisti (c’è pure una efficace scena di un aborto resa da Lynch con un colpo di genio).
La materializzazione del mondo strano e terribile di Lynch prende forma nella scena dell’incidente di macchina che rivela ai due fuggiaschi Lula e Sailor l’assurdità e irrealtà del momento della morte (5 minuti leggendari con una mitica Sherilyn Fenn) e li costringe a interrompere il loro sogno da favola e confrontarsi con la realtà. Da quel momento le cose precipitano: Lula è incinta e Sailor si lascia tentare da un perfido Willem Dafoe in una rapina Tarantiniana, molto pulp che si conclude con una nota geniale di humor macabro. Già in questo film sono gettati i semi di molto cinema pulp da lì a venire, che riscuoterà grande successo e la consacrazione critica (proprio a Cannes, qualche anno dopo, verranno premiati Le Iene e Pulp Fiction). Lynch potrebbe fare finire il film come il libro di Gifford ma decide scioccamente per un finale provocatorio (e barocco) di cui volentieri avremmo fatto a meno. E’questo in realtà l’unico (ma fondamentale) neo di una opera che contiene in sé veramente tutto (o quasi) l’universo Lynchiano e che rappresenta l’ideale prosecuzione del più equilibrato Blue Velvet.Insomma la solita splendida mela di David Lynch con dentro l’orrido verme.
Omaggi per cinefili colti sparsi per tutto il film (i più evidenti sono per Federico Fellini e Jacques Tati)
Palma d’oro al Festival di Cannes 1990 (premio voluto fortemente dal presidente di giuria Bernardo Bertolucci e apertamente contestato).


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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 22-05-2006 13:28  
è pazzesco come una sola immagine possa condensare in sè tutto. tutto un film, tutto un autore, tutto un mondo, tutto il cinema che è stato e tutto il cinema che sarà.
un'immagine naturalmente in movimento, ma anche fissa, immobile, imponente.
un'immagine in moto perpetuo nella sua eterna e ricorrente brevità. un'immagine che non smette mai di significare e che ogni volta che torna (che siano sempre i cerini o che sia l'accendino) libera il film alla sua stessa natura di specchio psico-fisio-storio-sociale e lo carica di segni e di sensi, lo reinterpreta, lo modella e lo definisce, lo ammazza ma soprattutto gli dà la vita. Lo apre (essendo la prima immagine del film) e al tempo stesso lo circonda, lo delimita, lo avvolge.
i due cerini di Wild at heart sono probabilmente la più completa realizzazione di quel concetto di fotogenia teorizzato da Louis Delluc nell'ambito del dibattito teorico che sta alla base del cinema impressionista francese degli anni venti (in breve, "la fotogenia è la qualità poetica e intima delle cose che solo il cinema riesce a rivelare, grazie alla sua natura di mezzo specificatamente visivo" - link).
I due cerini alimentano il vivere dei personaggi, bruciano tutto il cinema del passato e accendono quello del decennio a venire. liberano il film da qualsiasi schema, stereotipo, modello, teoria, e sulle ceneri di 90 anni di pellicole preparano il campo per un cinema che sia a tutti gli effetti pregno di anni novanta e vuoto come gli anni novanta.
il cinema si consuma come una sigaretta, e proprio come un fumatore Lynch inspira tutta la storia del cinema e ne espira un nuovo modo completamente personale di mettere in serie le immagini, di tradurre in qualcosa di visibile l'invisibile vacuità che determina la società postmoderna.
tutto il cinema dello scorso decennio nasce su quelle ceneri. probabilmente sarebbe stato quasi lo stesso anche senza Wild at heart, ma Cuore selvaggio non sarebbe lo stesso senza il cinema degli anni novanta. e considerando che è stato girato prima, direi che non gli sarebbe potuto chiedere di più.
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Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 23-05-2006 09:13  
Sacrosante verità
Il fuoco più vivo brucia in fretta.
Lynch fa un vero e proprio falò di certo cinema del passato, su queste ceneri risorgono tanti cloni dell'Araba Fenice.
Lynch è uno dei pochi autori che riesce a fare "sentire" l'immagine rivelando la qualità poetica e intima delle cose.
Il suo peso ha curvato il Cinema Moderno amplificandone le possibilità percettive.
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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 23-05-2006 10:35  
quote:
In data 2006-05-22 11:55, Schizobis scrive:
Omaggi per cinefili colti sparsi per tutto il film (i più evidenti sono per Federico Fellini e Jacques Tati)


a me inoltre l'inizio della scena in cui Cage uccide a mani nude l'uomo che a sua volta voleva ucciderlo (macchina da presa che esplora il soffitto prima di avvicinarsi all'azione) sembrava un riferimento ai soffitti barocchi a perdita d'occhio dell'albergo di L'anno scorso a Marienbad. Tantopiù che poi il flashback, in cui Cage ricorda di non essere stato lui a provarci con la madre della ragazza, inizia allo stesso identico modo.
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Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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donnie84

Reg.: 27 Ago 2004
Messaggi: 781
Da: Marsala (TP)
Inviato: 26-05-2006 22:42  
ci sono anche un sacco di rimandi a Il Mago di Oz e non mi riferisco all'apparizione finale della strega buona ma a riferimenti vocali che si sono persi nella versione italiana. si nomina spesso il sentiero dorato (che non ricordo come viene tradotto nella nostra versione) e si parla anche di andare "oltre l'acrobaleno" (anche in questo caso la frase non è rispettata nel doppiaggio. si vede che gli adattatori non hanno mai visto il mago di oz). inoltre quando Lula fa cadere dell'acqua sulla foto di sua madre questa si scioglie...
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la mia collezione:

http://www.intervocative.com/DVDCollection.aspx/donniedarko84

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 26-05-2006 23:40  
se vogliamo ci sono anche le scarpette rosse, di cui Lula fa battere i tacchi tre volte quando vorrebbe scappare.
c'è la strega cattiva dell'ovest (o di dove cacchio era).
c'è anche una citazione diretta, ora non ricordo in che punto del film ma c'è un inserto con una scena del film di fleming.
e altri rimandi. anche nella versione italiana.

del resto i parallelismi tra il testo di Baum (e il film di fleming) e non solo Cuore selvaggio, ma tutta l'opera di Lynch, sono numerosi, evidenti, e non è il caso (ossia non ne ho voglia) di stare a ribadirli.
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Fakuser

Reg.: 04 Feb 2005
Messaggi: 2656
Da: Milano (MI)
Inviato: 26-02-2008 21:47  
Sandro e Schizo, due grandi post per un film unico e inimitabile (e non sono aggettivi usati a caso ) nella mescolanza a passo di samba di tragico e comico, razionale e irrazionale, romantico e crudele.
La summa perfetta del cinema di Lynch,ma come giustamente avete argomentato, di tutto un certo tipo di Cinema narrativo rimasto imbrigliato nei suoi stessi confini. Un'opera schizofrenica che contiene tutti i generi per negarli e annullarli, ma che sa liberarsi dal rischio di un semplice giochetto autoreferenziale per concludersi in una doppia catarsi per nulla incongrua anche se repentina e sfuggente nella sua leggerezza estrema.
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Silencio...

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Fakuser

Reg.: 04 Feb 2005
Messaggi: 2656
Da: Milano (MI)
Inviato: 26-02-2008 21:53  
e cmq il film è stato recentemente ridoppiato con le voci di Foreman per Cage e della Dalia Nera Elisabeth Short per Lula. A me sembra ben fatto,magari lo rivedrò in originale x fare un confronto....
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Hegel77

Reg.: 20 Gen 2008
Messaggi: 298
Da: Roma (RM)
Inviato: 26-02-2008 22:18  
Mi accodo ai vostri commenti positivi.
Però devo ammettere anche io che il finale mi ha lasciato un pò basito, Cage che fa il verso a Elvis Presley stona un pò con quanto visto per tutta la durata del film, e non riesco a immaginarne la funzione e il senso.
Scena davvero leggendaria quella della rapina alla banca e della tentazione erotica di Defoe.
Concordo sulla funzione di svolta nella scena terribile dell'incidente di macchina: uno dei rari momenti di cinema che riesce a trasmettere l'idea di morte imminente e di totale estraneità all'evento da parte della sventurata protagonista.
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Dare un senso alla vita può condurre a follie,
ma una vita senza senso è la tortura dell’inquietudine e del vano desiderio

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Fakuser

Reg.: 04 Feb 2005
Messaggi: 2656
Da: Milano (MI)
Inviato: 26-02-2008 22:28  
Ma il finale è la dimostrazione perfetta che Lynch è un genio, che può fare quello che vuole con il Cinema senza essere ridicolo.

Ci sarebbe tanto da pensare e dire anche sui titoli di testa diegetici, che non è possibile eliminare, come facessero parte anch'essi di questo meraviglioso mondo di finzione, ben prima della dogvilliana morte della Dern in INLAND EMPIRE.
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Silencio...

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